Chicago Fire – Recensione 5×10 – Il coraggio degli eroi della 51

“Our Family is not all here. I get that. And several of them are hurt. The may be suffering, but they are not weak. They are among the strongest men and women that I know. That is what it is to be one of us, to be a firefighter, to be able to change the fate of the people that we meet. That means when we turn up at a call, we don’t see strangers. We see mothers and fathers, sons and daughters. It means that when we see others tunning out of that fire, we run in. The job we’ve taken on is to make a difference. What some in this house have done this week, sacrificing their own health, their own happiness for that of another, that is the true meaning of what we do.”

Bentornati carissimi chicagotti, inizio così il mio commento a questo episodio, il quale ha riservato tanti feelings di gioia e tristezza, penso che questo sia stato uno dei più strazianti e tristi episodi della serie. I Dawsey non sanno cosa significhi un lieto fine come si deve, dopo aver perso il bambino, dopo aver affrontato una crisi di coppia, dopo esser riusciti a costruire una bella famigliola come quelle della Mulino Bianco, ecco che arrivo il ciclone che si chiama Andrew, il quale reclama il piccolo Louie. Abbiamo sperato tutti che se ne tornasse in missione e lasciasse tutto com’era ma sappiamo bene che un apersona come Gabbie mai avrebbe potuto convivere con il senso di colpa; la decisione che può piacere o meno è quella più giusta e logica ma io ci credevo al loro lieto fine e gli autori, ovviamente, hanno stroncato tutto. La maturità con la quale Gabriela ha affrontato il tutto fa capire quanto sia maturata nell’arco degli anni, quanto sia stata coraggiosa a mettere Louie e il suo futuro al primo posto e questo fa di lei una grande donna. Non è facile lasciare andare qualcuno, quando quel qualcuno, quel piccolo bambino era diventato il tuo universo, il centro di tutto. Gabriela continua a diventare sempre più forte, ma arriverà anche il suo momento? In situazioni come queste mi sembra che gli autori si divertano a vedere i personaggi soffrire, ma sappiamo bene che Chicago Fire è fatto sopratutto di momenti come questi. Spero solamente che alla fine i Dawsey avranno il lieto fine che meritano.

 Severide, oh my Severide. Ci è voluto un po’, ma alla fine Kelly Severide è passato ad un altro livello, il nostro ragazzone è maturato tutto in una volta in questa stagione e per farlo ha dovuto soffrire un po’. Per lui finalmente una gioia, dolorosa ma comunque una gioia; la sua estrema volontà di aiutare Anna con il trapianto è andata ben oltre stavolta e dopo essersi lanciato da una finestra per non rimanerci secco durante un intervento, ha affrontato la dolorosa operazione, senza anestesia, della donazione del midollo che aiuterà la giovane donna a guarire. Quanto coraggio ha quest’uomo? Quanto è maturato nell’arco di queste cinque stagioni? Meglio tardi che mai, ma quello che mi chiedo è.. stavolta riuscirà a non mandare tutto a puttane? È difficile non affezionarsi subito ad Anna, tutto può cambiare nel giro di pochi minuti e non voglio illudermi per poi ricominciare a sperare che diano a Kelly qualcuno su misura per lui. Pensavo potesse essere Stella ma a questo punto penso che gli autori abbiano mesos in atto il triangolo amoroso e questo non mi piace tanto, non mi hanno mai appassionato i triangoli amorosi perché dopo un po’ stufano e mi fanno venire solamente il nervoso, fanno cambiare i personaggi e questo lo odio profondamente. Non ci resta che aspettare lo sviluppo della storyline di Severide per capirne di più..
Comunque è sempre una gioia per i miei occhi vedere Jeff Clarke in azione anche in Chicago Fire 😀 mi manca tantissimo questo personaggio e per la sua partenza mi è dispiaciuto moltissimo.

Inutile dire che l’episodio è stato strappalacrime sia di gioia sia di tristezza, veramente ben riuscito. Mi fa piacere che Sylvie abbia conosciuto i figli di Antonio, ma avere questa gioia anche noi no, eh? Attendo nuovi sviluppi per questa coppia!! Al prossimo episodio..

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ManuMa

Amante di libri, musica, cinema e serie tv (altrimenti non sarei qua!). Ho perso il conto di quante serie tv guardi, ho iniziato ad appassionarmi grazie a Prison break e successivamente Chuck, e da quando guardo le serie in contemporanea con gli States ho trascorso tanto di quel tempo al pc che potrei essere diventata un tutt'uno con esso. Prediligo le serie comedy, drama e fantasy che dire? La mia età non la rivelo ahah

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